DADDE DA BAMBINO A SCUOLA Nel mio post precedente ho raccon..

DADDE DA BAMBINO A SCUOLA

Nel mio post precedente ho raccontato di più sull’origine del mio nickname e del primo sub sottomesso. Riflettendo, mi sono reso conto che ci sono stati altri episodi di sottomissione prima di quello... 😈

Ve ne racconto uno: durante le scuole elementari, due miei compagni di classe erano in competizione per essere il mio "migliore amico". Essere il mio migliore amico significava molto: giocare a pallone insieme, sedersi accanto a pranzo in mensa, sedersi vicino di banco in classe, trascorrere il tempo dopo la scuola insieme e stare con le mie amiche, etc.

Sembrava che la mia compagnia li facesse sentire bene (come molti di voi oggi potrebbero provare la stessa sensazione), ed erano disposti a fare qualsiasi cosa pur di ottenere il mio favore. Erano così determinati da arrivare persino a commettere un furto per Me. 😵‍💫

In quegli anni, molti bambini avevano una passione per i giochi di carte, come le Yu-Gi-Oh! Ci scambiavamo le carte, le collezionavamo e ci sfidavamo a vicenda (a volte chi perdeva doveva subire delle punizioni o penitenze 😈).

Desideravo alcune carte potenti che i miei compagni possedevano, erano carte che permettevano di vincere le partite, ma che io non potendo permettermi di comprare altri pacchetti avevo meno chance di vincere le partite. Non era giusto che io perdessi per questo.
I miei compagni, pur avendo quelle carti potenti, spesso non erano nemmeno in grado di usarle efficacemente per vincere. Quelle carte erano uno spreco nelle loro mani, avrebbero avuto un uso migliore se nelle mie mani, che sapevo come usarle per arrivare alla vittoria. Loro semplicemente non si meritavano quelle carte che avevano trovato nei pacchetti, non era giusto le avessero. Dovevo fare qualcosa per ristabilire l’ordine delle cose.

Iniziai lentamente a convincere i miei amici che gli altri bambini non meritavano quelle carte, che li prendevano in giro alle spalle mentre io ero il loro vero amico. E cosi, un pomeriggio, mentre gli altri erano occupati a giocare in giardino nel doposcuola, ordinai ai miei due amici di andare in classe e fare razzia delle carte potenti che gli altri tenevano nello zaino. Con una scusa chiesero alla maestra di andare in bagno per poi invece recarsi in classe ad eseguire il mio ordine.

Nel frattempo, io rimanevo in giardino a fare l’angiolino😇, a scherzare e parlare con gli altri bambini, fingendo innocenza e godendomi il momento, mentre loro venivano privati delle loro preziose carte. Quando tornarono con il bottino, ce le spartimmo di nascosto per poi tornare subito dopo in classe come se nulla fosse accaduto.

Gli altri compagni si resero conto delle loro carte mancanti probabilmente solo una volta a casa. Nei giorni successivi alcuni di loro lamentarono di come non riuscissero a trovare alcune delle loro carte “Non ci crederai ma ho perso Drago Bianco occhi blu!”, “Sai che anche io non riesco più a trovare…” diceva l’altro.. Io da amico😏 li tranquillizzavo dicendo che probabilmente erano a casa da qualche parte a casa e che prima o poi le avrebbero trovare! 😂 Mentre invece ce le avevamo noi.

E se qualcuno avesse fatto domande sulle mie carte? Semplice, “le avevo trovate in un pacchetto comprato il giorno prima”, avevo già pronta la risposta anche da bambino, ero già a quel tempo abile nell'eludere le domande scomode.

Riflettendo su quell'episodio, mi rendo conto che già a quell’età avevo una certa astuzia e consapevolezza del potere di manipolare le situazioni a mio vantaggio. 😈